(Teleborsa) - Scatta la maxi protesta della scuola, che oggi ha proclamato al primo sciopero dell'anno, dando il via a quello che si prospetta come un "autunno caldo". A scendere in piazza saranno sia gli insegnanti, che protestano per le retribuzioni troppo basse, che gli studenti, che vogliono far sentire la loro voce e dire cosa non va nella
"Buona scuola", la riforma firmata dal Ministro Stefania Giannini.
La protesta delle varie associazioni studentesche, convocata con l'hashtag #10ott, si concentra su varie tematiche: il diritto allo studio, l'innalzamento dell'obbligo scolastico, i problemi della scuola pubblica, l'alternanza scuola-lavoro e dei problemi quotidiani degli studenti.
E' prevista anche la partecipazione degli universitari, che protestano contro lo Slocca Italia, che ha tagliato le risorse per la ricerca e le università.
Nel giorno della grande mobilitazione studentesca, saranno in piazza anche i docenti aderenti al sindacato autonomo Cobas, che protestano contro la riforma, accusata di voler mettere fumo negli occhi con la promessa di stabilizzazione dei 150 mila precari. Si unirà ai cortei anche la Flc-Cgil, per protestare contro la disoccupazione di massa, l'esclusione sociale e le politiche di austerità imposte dall'UE.
Intanto,
il sindacato ANIEF ha nuovamente mosso delle critiche alla "Buona scuola", ricordando che la riforma più importante è quella di riportare il "tempo scuola" ai livelli precedenti alla riforma Gelmini, che ha tagliato moltissime ore di formazione. Servono in particolare 3 miliardi di investimenti.