(Teleborsa) - L'economia cinese sta attraversando il suo periodo più buio. La conferma arriva, ancora una volta, dai
prezzi al consumo scivolati lo scorso mese, oltre le aspettative, riflettendo la continua
debolezza della domanda interna e facendo
pressione su Pechino per nuovi stimoli all'economia.
Secondo il
National Bureau of Statistics, l'indice che misura l'inflazione della seconda economia mondiale ha mostrato a settembre una
crescita pari all'1,6% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, in decelerazione se si confronta con il
+2% registrato ad agosto. I prezzi sono cresciuti anche meno delle attese visto che gli analisti di attendevano una crescita dell'1,8%.
Per gli addetti ai lavori, è necessario che Pechino metta in atto più stimoli fiscali e monetari affinché la Cina possa raggiungere il target di crescita del 7% quest'anno. Le
previsioni degli economisti sulla crescita cinese sono orientate al ribasso, in questo momento, e lanciano una sfida ai responsabili politici alle prese con i tentativi di arrestare un rallentamento economico in atto del paese. Vede nero anche la
Banca Mondiale che nei giorni scorsi ha
delineato un periodo difficile per l'economia del Dragone, prospettando per quest'anno una crescita del 7% e un graduale rallentamento nell'arco del prossimo biennio.