(Teleborsa) -
Piazza Affari si conferma in calo frazionale insieme alle altre principali Borse europee, prendendo respiro dopo le
corse della vigilia.
Non aiuta il
ritracciamento delle quotazioni del greggio, pure vittima di qualche presa di beneficio ma anche dei rinnovati
timori per un eccesso di forniture anche alla luce del
report dell'International Energy Agency.
Dal fronte macroeconomico, da segnalare il
calo oltre le attese dell'IFO tedesco, che ha alimentato le attese per nuovi stimoli all'Eurozona da parte della Banca Centrale Europea. Sempre in Germania,
il PIL è stato confermato in crescita dello 0,3%.
Oltreoceano arriveranno invece le vendite di case esistenti e la fiducia dei consumatori. Il dato
market mover della settimana, ossia il PIL, è in agenda per venerdì.
Sul valutario l'
Euro / Dollaro USA lima lo 0,24%. Sempre in focus la
sterlina a picco sul dollaro a causa dei timori per un'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea.
Tra le commodities, tornano gli acquisti sull'
oro di riflesso all'andamento negativo dell'azionario, mentre tra le commodities il petrolio (Light Sweet Crude Oil) viaggia sui livelli della vigilia 33,37 dollari per barile.
Fermo lo
spread, che si mantiene a 134 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,53%.
Tra i mercati del Vecchio Continente,
Francoforte lima lo 0,72%,
Londra lo 0,46%,
Parigi lo 0,38%.
Limature anche per la Borsa di Milano, che arretra dello 0,31% sul
FTSE MIB.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano si collocano
UBI Banca e
Banca Mps, quest'ultima su qualche ricopertura dopo i minimi di sempre toccati lo scorso 12 febbraio.
Bene anche
Saipem e
Unicredit.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Anima Holding. In rosso
Enel,
Enel Green Power e
Tenaris.