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Consumatori un po' più scettici sulla ripresa. Più fiduciosi gli imprenditori

A febbraio l'indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce a 114,5 da 118,6 del mese precedente, mentre l'indice composito del clima di fiducia sale a 103,1 da 101,4

Economia
Consumatori un po' più scettici sulla ripresa. Più fiduciosi gli imprenditori
(Teleborsa) - Migliora a febbraio il clima di fiducia delle imprese mentre peggiora quello dei consumatori, alla luce della crisi delle economie emergenti e delle tensioni geopolitiche. Da considerare però le promesse fatte dalla BCE per sostenere l'economia di Eurolandia.

A febbraio l'indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce a 114,5 da 118,6 del mese precedente, mantenendosi sui livelli elevati registrati negli ultimi mesi. Per quanto riguarda, invece, le imprese, l'indice composito del clima di fiducia (Iesi, Istat economic sentiment indicator) sale a 103,1 da 101,4. Lo comunica l'Istat.

Tutte le stime delle componenti del clima di fiducia dei consumatori diminuiscono. La flessione risulta più sensibile per le componenti economica (a 141,8 da 152,4) e futura (a 120,5 da 127,1), più contenuta per le componenti personale (a 105,8 da 107,6) e corrente (a 110,7 da 113,5).

Peggiorano significativamente i saldi dei giudizi e delle attese sull'attuale situazione economica del Paese (a -37 da -26 e a 4 da 23, rispettivamente), come pure quelli dei giudizi sui prezzi nei passati 12 mesi (a -26 da -25) e delle attese future sui prezzi (-20 da -13). Aumentano le attese di disoccupazione (a 12 da 1).

Riguardo le imprese, il clima di fiducia mostra un calo contenuto nella manifattura (a 102,0 da 103,0), un andamento stabile nei servizi di mercato (a 106,6) e un miglioramento nelle costruzioni (a 119,3 da 114,6) e nel commercio al dettaglio (a 106,5 da 102,0).

Nelle imprese manifatturiere peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione (a -14 da -13 e a 9 da 11, rispettivamente), mentre i giudizi sulle scorte passano a 3 da 4. Nelle costruzioni migliorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione sia le attese sull'occupazione (a -35 da -39 e a -7 da -10, rispettivamente).

Nei servizi aumentano sia i giudizi sia le attese sugli ordini (a 7 da 6 e a 7 da 4, rispettivamente) mentre peggiorano le attese sull'andamento dell'economia italiana (a 5 da 8). Nel commercio al dettaglio recupera il saldo dei giudizi sulle vendite correnti (a 13 da -1), diminuisce quello relativo alle attese sulle vendite future (a 18 da 25); in decumulo sono giudicate le scorte di magazzino (a 4 da 11).
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