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INPS, Boeri conferma "Jobs Act e tutele crescenti hanno aumentato il lavoro stabile"

Economia, Welfare
INPS, Boeri conferma "Jobs Act e tutele crescenti hanno aumentato il lavoro stabile"
(Teleborsa) - Il 2015 è stato caratterizzato da un forte aumento di assunzioni con contratti a tempo indeterminato ai danni dei contratti a tempo determinato. E' quanto conferma il il XV rapporto annuale dell’INPS presentato oggi a Roma.



I dati dell’osservatorio sul precariato dell’INPS documentano come il numero di contratti a tempo indeterminato sia aumentato di più di mezzo milione nel 2015. Il numero dei contratti senza una data di scadenza è aumentato complessivamente del 62%; per i giovani con meno di 30 anni questa percentuale sale al 76%.

Si calcola che poco meno della metà (43%) dei contratti attivati con l’esonero sono stabilizzazioni di lavoratori all'interno della medesima impresa, mentre nel 57% dei casi riguardano assunzioni di lavoratori esterni all'impresa.

Oltre all’esonero contributivo sembrano avere giocato un ruolo nella stabilizzazione anche le nuove norme del Jobs Act, che non ha portato ad un aumento dei licenziamenti, come si temeva, e neanche l'abolizione dell'articolo 18 ha prodotto un aumento dei licenziamenti, la cui incidenza è diminuita del 12% lo scorso anno.

Dal 2008 al 2014 sono stati bruciati 2,5 milioni di lavoro a causa della crisi, ma ne sono stati anche creati 2,2 milioni, in buona parte per la nascita di nuove imprese. E' quanto rileva la relazione annuale dell'INPS sul mercato del lavoro.

Il 2015 è stato anche l'anno di entrata a regime della NASPI: oltre 1,5 milioni di persone hanno fruito di questo trattamento che vuole semplificare e unificare i sussidi di disoccupazione fra diverse categorie di lavoratori. .Il passaggio da ASPI a NASPI ha allungato la durata media teorica delle prestazioni dei sussidi di disoccupazione di oltre tre mesi, passando da 7,1 a 10,5. "Il principio e' semplice - ha detto Boeri - per ogni mese di contributi si ha diritto a mezzo mese di prestazioni in caso di perdita del posto di lavoro fino a un massimo di due anni".

Il Presidente Tito Boeri si è espresso negativamente sul part-time agevolato, introdotto dall'ultima Legge di stabilità ed in vigore dal 2 giugno, sostenendo che "rischia di essere un flop". Nel primo mese sono stati poco più di 100 i beneficiari.

L'INPS ha anche chiesto una stretta sui permessi retribuiti della legge 104, sostenendo che "vengano allocati senza sempre verificare se questi permessi vengono utilizzati davvero per assistere persone con disabilita' gravi".

Infine, il Presidente dell?istituto di previdenza ha toccato anche il delicato tema degli immigrati, affermando che "ci regalano 300 milioni ogni anno", in contributi versati e non usufruiti, perché spesso non si traducono in pensioni. In Italia gli immigrati versano ogni anno 8 miliardi di contributi sociali e ne ricevono 3 in termini di pensioni e altre prestazioni sociali, con un saldo netto di circa 5 miliardi. Circa un punto di PIL di contributi sociali non viene impiegato per erogare le pensioni, vale a dire circa 300 milioni.
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