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L'export del Made in Italy rallenta in aprile. Giù surplus commercio con Paesi terzi

Economia, Macroeconomia
L'export del Made in Italy rallenta in aprile. Giù surplus commercio con Paesi terzi
(Teleborsa) - Frena il Made in Italy nel mondo, producendo un peggioramento della bilancia commerciale italiana verso i Paesi terzi. Lo rileva l'ultimo rapporto dell'Istat sul commercio estero extra UE.



Ad aprile, il surplus commerciale è stato di 2,556 miliardi e risulta in diminuzione sia rispetto a quello dello stesso mese del 2016 (3,6 miliardi) sia rispetto a quello rilevato a marzo. Il surplus nell'interscambio di prodotti non energetici (+5.097 milioni) è in flessione rispetto ad aprile 2016 (+5.598 milioni).

Entrambi i flussi commerciali sono in contrazione rispetto al mese precedente, con una diminuzione più marcata per le esportazioni (-4,9%) che per le importazioni (-0,8%).

Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra UE risulta comunque positiva (+0,4%) ed estesa a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie. Nello stesso periodo si rileva una espansione delle importazioni (+2,8%).

Le esportazioni sono in diminuzione su base annua (-3,7%) ma, al netto dell’effetto prodotto dal diverso numero di giorni lavorativi, segnano un aumento (+2,7%). Le importazioni registrano una crescita tendenziale (+4,1%), determinata dall’energia (+31,2%). Gli acquisti di beni strumentali (-9,9%) e di beni di consumo non durevoli (-6,4%) sono in calo.

Le vendite di beni verso i paesi OPEC (-17,6%), Stati Uniti (-9,6%), Turchia (-7,8%) e Svizzera (-6,7%) sono in flessione. L’export verso Russia (+13,6%), Giappone (+7,1%), Cina (+5,6%) e paesi dell'area Asia-Pacifico (+5,3%) aumenta in misura marcata, mentre i paesi dell'America Latina (+1,3%) conseguono un incremento più contenuto.

Sul fronte delle importazioni, quelle dall’India (+21,1%), Turchia (+16,9%), Russia (+13,8%) e paesi OPEC (+9,6%), aumentano ad un tasso superiore a quello medio. In misura minore aumentano anche gli acquisti da paesi ASEAN (+3,3%) e Cina (+2,4%). Giappone (-48,2%), Svizzera (-7,7%), paesi MERCOSUR (-3,7%) e Stati Uniti (-0,6%) registrano una flessione.


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