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Meritocrazia, ancora ultimi in Europa

Il Meritometro elaborato dal Forum per la Meritocrazia boccia ancora l'Italia, in particolare nell'educazione

Economia, Macroeconomia
Meritocrazia, ancora ultimi in Europa
(Teleborsa) - L'Italia non ha ancora recuperato il gap in termini di meritocrazia che la separa dal resto d'Europa. È questo il principale risultato che emerge dall'analisi del Meritometro, indice interamente elaborato in Italia dal Forum della Meritocrazia.

L’associazione no-profit, fondata nel 2011 con lo scopo di promuovere "l'eguaglianza delle opportunità e nel riconoscimento dei meriti individuali", si pone come obiettivo di misurare quantitativamente lo “stato del merito” in un Paese. Per farlo ha individuato 7 pilastri: libertà, pari opportunità, qualità del sistema educativo, attrattività per i talenti, regole, trasparenza e mobilità sociale.


Per il terzo anno consecutivo l'Italia si conferma in un'ultima posizione nel ranking europeo (23,15 punti con 44 punti di distacco dalla Finlandia prima in classifica e 10 punti dalla Spagna penultima), con le maggiori differenze rispetto alla media che si registrano nei pilastri della trasparenza, delle regole, e delle pari opportunità. Inoltre, il Forum sottolinea come il dato sia peggiorato rispetto a 3 anni fa, anche a causa dell'andamento negativo del nostro paese rispetto al 2016 (-0.24 punti).

Di contro, si riafferma la supremazia dei paesi scandinavi e del Nord Europa, che distanziano di 20 punti i paesi mediterranei, Francia compresa. Per lo studio, crescono i paesi che puntano su education, offrendo più opportunità ai giovani e alle donne e che hanno sistemi di regole e trasparenza solidi (Svezia, Norvegia, Paesi Bassi e Germania). Nel complesso però si deteriora la qualità del sistema educativo nel vecchio continente, pilastro dove l'Italia primeggia, ma in negativo (-4.93 punti).

La ricerca sottolinea come la debole capacità di attrarre talenti e il peggioramento (deciso) sul fronte pari opportunità rendano il nostro paese sempre meno “per giovani (e donne)”. Per porre un freno all'allargamento dello stock di "debito meritocratico" e alla "fuga di cervelli" il Forum propone di investire di più nel nostro sistema educativo, di attrarre e ritenere talenti attraverso misure specifiche, e di agire per diffondere una cultura del merito.
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