(Teleborsa) -
Le Banche continuano ad aiutare le piccole e medie imprese italiane.
L'Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha reso noto che sono proseguite nei primi 4 mesi del 2017 le
sospensione delle rate e
allungamento dei finanziamenti alle PMI, previsto dall'iniziativa “Imprese in ripresa”.
Tutto questo rientra nel “
Nuovo Accordo in favore delle PMI” sottoscritto dall’
ABI, dalle banche e dalle altre Associazioni di impresa nel 2015. È possibile sia sospendere “in bonis” la quota capitale delle rate di mutui e leasing (anche agevolati o perfezionati con cambiali), che allungare il piano di ammortamento dei mutui e le scadenze del credito (a breve termine e agrario).
Per quanto riguarda la
sospensione, sono state accolte 16.417 domande, per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 4,7 miliardi di euro (
300 milioni in più rispetto all'ultimo rilevamento di marzo), ed una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 610 milioni di euro. L'
allungamento ha invece riguardato 5.683 domande, pari a 1,2 miliardi di euro di debito residuo.
Secondo un'analisi della
distribuzione delle domande per attività condotta dall'Associazione si evidenzia che il 21,4% delle domande è riferito al settore del commercio e dell'alberghiero, il 13,7% alle industrie, il 16,6% all'edilizia e opere pubbliche, il 12,4% all'artigianato, il 9,2% all'agricoltura, ed il restante 26,7% agli “altri servizi”. L’analisi relativa alla
distribuzione territoriale delle domande accolte evidenzia che il 64,7% è riferito ad imprese residenti nel Nord Italia, il 19,9% al Centro ed il 15,4% al Sud.
L'Accordo, puntualizza infine ABI, consente di sospendere i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, escludendo quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti.