(Teleborsa) -
Resta alto il malessere dei dipendenti tecnico-amministrativi (ATA) della scuola, per il carico di lavoro impossibile e per il
numero ridotto di assunzioni a tempo indeterminato autorizzato per l’anno scolastico 2017/2018. E' da tempo che si parla di questo problema, assieme al
blocco della mobilità ed alle
retribuzioni ferme al contratto del 2007.
Il giovane sindacato della scuola
Anief, che da tempo denuncia la carenza di immissioni in ruolo e i carichi di lavoro insopportabili, torna a ricordare che rimane troppo alta la discrasia tra il numero di assunzioni accordate dal Miur e il considerevole numero di posti vacanti: oltre ai
12mila posti disponibili, incomprensibilmente assegnati quasi sempre fino al 30 giugno anziché al 31 agosto, ve ne sono almeno
altrettanti oggi ancora “mascherati” nell’organico di fatto. Quindi 25mila amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici che dovrebbero passare nei ruoli dello Stato.
"Già due anni fa avevamo assistito all'assurdo spostamento dell’assegnazione di migliaia di posti, già destinati al personale Ata, a favore dei lavoratori soprannumerari delle province, contro cui avviammo una class action", ricorda il Presidente del sindacati
Marcello Pacifico.