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Non c'è pace per Volkswagen in Cina

Il marchio di Wolfsburg ha annunciato un nuovo maxi-richiamo, questa volta per i timori sugli airbag Takata

Finanza
Non c'è pace per Volkswagen in Cina
(Teleborsa) - Richiami, richiami e ancora richiami. Volkswagen può vantarne ormai una lunga collezione, per motivi che vanno dal caso eclatante del Dieselgate ad altre questioni di natura più meccanica.



Questa volta il problema riguarda gli airbag forniti dalla giapponese Takata, che hanno provocato 16 decessi e più di 180 feriti a livello globale. Il gruppo tedesco ha tolto dalla circolazione per accertamenti quasi 5 milioni di mezzi in Cina (sia manufatti localmente che importati), su input delle autorità.

La compagnia però precisa che non si sono registrati malfunzionamenti fino ad ora, e che la misura sarebbe soltanto a fini preventivi. Proprio nello stesso paese Vw aveva richiamato ad inizio settembre poco meno di 2 milioni di veicoli per problemi alla pompa del carburante, e un simile provvedimento era stato adottato su 700 mila Audi.

Sostanzialmente invariata la seduta per la casa d’auto tedesca, che scambia sui valori della vigilia in un listino di Francoforte debole. Il quadro tecnico di breve periodo mostra un'accelerazione al rialzo della curva con target individuato a 137,5 Euro. Rischio di discesa fino a 135,8 che non pregiudicherà la buona salute del trend corrente ma che rappresenta una correzione temporanea. Le attese sono per un'estensione della trendline rialzista verso quota 139,2.



Le indicazioni non costituiscono invito al trading.

(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa)



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