(Teleborsa) -
Il 30% delle imprese italiane ha introdotto, negli ultimi due anni, la
fatturazione elettronica nei rapporti con la pubblica amministrazione, percentuale di molto superiore alla media dell'Unione europea (18%). A questo risultato - certificato da The Digital Economy and Society Index (Desi) 2017 - ha contribuito anche il sistema camerale, che, da ottobre 2014 ad agosto 2017, ha aiutato quasi 80mila imprese - piccole fornitrici della Pa -
ad emettere circa 800mila fatture elettroniche. COSTO ZERO - Il tutto, secondo quanto riporta un comunicato di Unioncamere, a costo zero per gli operatori economici. Infatti, la piattaforma online https//fattura-pa.infocamere.it - nata da un accordo tra Unioncamere e Agenzia per l'Italia digitale e realizzata da InfoCamere - consente alle Pmi registrate di gestire senza alcun costo l'intero ciclo di vita delle fatture elettroniche (compilazione, spedizione, gestione e conservazione digitale a norma per dieci anni), fino a 24 documenti l'anno.
COME RAGGIUNGERE LA PIATTAFORMA ONLINE - La piattaforma online è raggiungibile sia dai singoli siti delle Camere di commercio, sia dal punto unico di contatto previsto dalla direttiva Servizi europea www.impresainungiorno.gov.it. Il gradimento per questo strumento di facile utilizzo, prosegue il comunicato, è distribuito in maniera omogenea in tutte le province italiane. Saldamente
prima nella classifica sia per imprese aderenti che per numero di fatture emesse è
Bolzano, dove hanno sede oltre 3mila imprese registrate che hanno emesso 48.574 fatture da ottobre 2014. Lecce e Roma si contendono la seconda e la terza posizione per numero di imprese, con, rispettivamente, 2.040 e 2.033 aziende registrate a https//fattura-pa.infocamere.it.
Trento e Roma, invece, seguono nella classifica Bolzano per quanto attiene il numero di fatture emesse (quasi 25mila quelle di Trento e più di 21mila quelle della Capitale).