(Teleborsa) - Pesante il bilancio provvisorio delle vittime del
disastroso terremoto di magnitudo 7,1 che ha colpito lo stato della Puebla, in Messico, circa 100 Km a sud della capitale.
217 le vittime accertate sinora, mentre si continua incessantemente a scavare tra le macerie in cerca di sopravvissuti.
Strage in una scuola di Città del Messico, il cui crollo ha causato la morte di 26 bambini, diventati ormai simbolo di questo devastante terremoto.
"La priorità in questo momento è continuare a cercare chi è rimasto sotto le macerie e curare i feriti", ha dichiarato il presidente messicano,
Enrique Pena Nieto, esortando la popolazione alla calma. "Purtroppo molte persone hanno perso la vita, compresi bambine e bambini, in scuole ed edifici", ha aggiunto il presidente.
Messaggi di solidarietà sono arrivati da tutto il mondo. Il presidente degli Stati Uniti,
Donald Trump, ha scritto in un tweet: "Dio benedica il popolo di Città del Messico. Siamo con voi e saremo accanto a voi".
Vicinanza è stata espressa anche dal premier italiano
Paolo Gentiloni. "Pensieri rivolti al Messico, Paese amico colpito dal terremoto. Italia vicina alle vittime e pronta a aiutare nei soccorsi", ha twittato il presidente del Consiglio.
Il
Papa ha lanciato un
appello alla solidarietà internazionale.
La prima scossa è stata avvertita alle 13.14 e 38 secondi (ora locale), intorno alle 20 in Italia, di magnitudo 6.8 con epicentro a ovest di Chiattla de Tapia a una profondità di 23 chilometri. Solo due secondi dopo l'altra scossa, a sud est di Axochiapan, ancora più forte. I sismografi hanno registrato magnitudo 7,1 con profondità di 57 chilometri.