(Teleborsa) -
Seduta poco mossa per le principali Borse europee, che reagiscono senza slancio alla
vittoria amara delle elezioni della Merkel.
I partiti che appoggiano la Cancelliera hanno realizzato infatti il loro peggior risultato dal 1949. Va inoltre evidenziata l'ascesa della destra che potrebbe fomentare anche le tensioni secessioniste in Spagna.
Dal fronte macro ha
deluso il dato sulla manifattura Giapponese mentre l'
Ifo è sceso oltre le attese.
Non aiuta l'
avvio debole di Wall Street, con gli investitori che guardano con apprensione anche alle nuove proposte fiscali dell'amministrazione Trump.
Sul valutario scambi in ribasso per l'
Euro / Dollaro USA, che accusa una flessione dello 0,77% in scia al deludente voto tedesco.
Tra le commodities, seduta in lieve rialzo per l'
oro, che avanza a 1.304,3 dollari l'oncia. Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che porta a casa un guadagno del 2,19% dopo che
il Ministro dell'Energia dell'Arabia Saudita ha affermato che l'OPEC è pronto a nuovi tagli della produzione.
Balza in alto lo
spread, posizionandosi 170 punti base, con un incremento di 5 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 2,10%.
Tra i listini europei ferma
Francoforte, che segna un quasi nulla di fatto, trascurata
Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia, e contrazione moderata per
Parigi, che soffre un calo dello 0,27%.
Sessione debole per il listino milanese, che termina con un calo dello 0,63% sul
FTSE MIB; sulla stessa linea, si posiziona sotto la linea di parità il
FTSE Italia All-Share, che si ferma a 24.694 punti. Sulla parità il
FTSE Italia Mid Cap (+0,15%); in frazionale progresso il
FTSE Italia Star (+0,55%).
Al termine della seduta della Borsa di Milano, risulta che il
controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,39 miliardi di euro, in rialzo dell'8,48% rispetto ai precedenti 2,21 miliardi; mentre i contratti si sono attestati a 255.074, rispetto ai precedenti 230.880, mentre i volumi scambiati sono passati da 0,67 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,58 miliardi.
Tra i 225 titoli trattati, 114 hanno chiuso in ribasso, mentre 100 azioni hanno chiuso la sessione odierna in progresso. Stabili i restanti 11 titoli.
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, in evidenza
Saipem, che mostra un fortissimo incremento del 5,28% grazie alla fiammata del greggio. Molto bene anche
ENI.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
STMicroelectronics, che ha terminato le contrattazioni a -3,91%. Il titolo sconta la
pessima performance dei tech statunitensi.
Sessione nera per
Banco BPM, che lascia sul tappeto una perdita del 2,40% e
BPER, in un comparto bancario generalmente debole.
Pesante
Ferrari, che segna una discesa di 2 punti percentuali. Male anche
FCA che perde il vantaggio di inizio giornata alimentato da
rumors su un possibile interesse da parte di Hyundai.
Tra i
migliori titoli del FTSE MidCap, brilla
Fincantieri sulla
commessa di Cunard e in attesa di notizie su STX.
Ottime
Inwit,
Banca Farmafactoring e
EI Towers.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Autogrill, che ha terminato le contrattazioni a -2,81%.