(Teleborsa) -
Il Gruppo FS Italiane ha ribadito il congelamento del progetto di quotazione in Borsa ed illustrato ai sindacati lo stato d'avanzamento del piano industriale, confermando anche i target di redditività per l'anno in corso.
E' accaduto ieri 27 settembre all’
incontro azienda.sindacati, dove dell’Amministratore Delegato di FS Italiane,
Renato Mazzoncini, si è conforntato con le maggiori organizzazioni sindacali del settore (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, UGL TAF, Fast Mobilità, Orsa Ferrovie).
Nell'incontro il numero uno del gruppo ha fatto il punto sull'
avanzamento del piano (operazioni già concluse, avviate ed in corso per i cinque pilastri del Piano che riguardano infrastruttura integrata, mobilità integrata, merci e logistica integrata, internazionalizzazione e digitalizzazione) ed ha anche
confermato il rispetto degli obiettivi pianificati per il 2017, sia per redditività aziendale sia per attuazione delle azioni funzionali allo sviluppo del Piano nel suo insieme per i prossimi anni.
"Le recenti acquisizioni in Italia e all'estero sono coerenti rispetto all'obiettivo di trasformare il Gruppo FS Italiane da leader nel settore ferroviario nazionale, a player europeo della mobilità collettiva integrata", sottolinea l'azienda.
I
sindacati come atteso hanno chiesto
chiarimenti sul progetto di separazione societaria in Trenitalia e successiva quotazione della lunga percorrenza (le Frecce), esprimendo
perplessità per la frammentazione del gruppo che conseguirebbe.
Mazzoncini ha confermato che è stato realizzato uno specifico studio sul tema della
quotazione del segmento Frecce e Intercity, ma ha ribadito che "
non è in corso alcuna attività per modificare il perimetro societario di Trenitalia, né azioni di tipo organizzativo correlate a tale operazione", incluso il cambio al Vertice di Trenitalia non è legato allo specifico tema. Poi, ha precisato che una eventuale quotazione di qualunque ambito interno al gruppo FS necessita di uno
specifico intervento normativo, che allo stato non esiste.