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Scuola quanto mi costi: Miur paga maxi risarcimenti ad altri 2 docenti precari

Economia, Welfare
Scuola quanto mi costi: Miur paga maxi risarcimenti ad altri 2 docenti precari
(Teleborsa) - E' sempre più oneroso il costo delle mancate assunzioni di precari nella scuola, motivato dalle infrazioni alla sentenza della Corte Costituzionale e della Corte europea sulle stabilizzazioni degli insegnanti dopo tre anni di servizio. Il Miur dovrà risarcire altri due insegnanti napoletani pagando 85 mila euro ciascuno.



Il Tribunale del Lavoro di Napoli Nord, con una doppia sentenza di identico tenore, ha risarcito con 85 mila euro due docenti non di ruolo per illegittima reiterazione di contratti a temine e sfruttamento del precariato: il punto chiave della sentenza è nella "esigenza reale" di personale e nel carattere "non transitorio" di questa necessità come emerge dall'organico di fatto.

"Il personale assunto, anche in questo caso, va a ricoprire dei veri e propri vuoti di organico, non sostituendo nessun titolare", sottolinea il sindacato della scuola Anief, mettendo in evidenza che i risarcimenti non si limitano ai 12 stipendi sanciti dalla Corte di Cassazione per indennizzare i precari della PA che non vengono assorbiti nei ruoli dello Stato.

Intanto, la giustizia europea sta facendo il suo corso: solo qualche giorno fa il Consiglio d’Europa ha dichiarato ammissibile il reclamo Anief contro l’Italia per abuso di supplenze ed ora il Governo italiano dovrà rispondere entro il 15 novembre. Inoltre, pure la Corte di Giustizia EU ha espresso forti perplessità sul limite dei 12 mesi di risarcimento sanciti dalla Corte di Cassazione.

"Anche i giudici hanno smascherato il Miur che ogni anno si ostina a collocare in organico di fatto posti che in realtà dovrebbero rientrare nell'organico stabile della scuola ed essere assegnati per le immissioni in ruolo in quanto a carattere per nulla transitorio", afferma il leader del sindacato Marcello Pacifico.

"Il Governo e l’amministrazione scolastica devono cambiare registro, a partire dall’istituzione del doppio canale di reclutamento con una parte delle assunzioni riservate a tutti i docenti precari in seconda fascia d’istituto, lasciati a fare i supplenti benché in possesso di tutti i requisiti per essere assunti", conclude il sindacalista.
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