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La Commissione europea presenta la riforma del regime IVA

Economia
La Commissione europea presenta la riforma del regime IVA
(Teleborsa) - Mettere fine all'enorme spreco di IVA - 152 miliardi di euro solo nel 2015 - nell'Unione Europea.

E' questo l'obiettivo della riforma dell'attuale regime di tassazione del valore aggiunto (IVA) presentata oggi a Bruxelles dalla Commissione europea.

Una riforma, spiega una nota, che che mira rendere più efficace e semplice il sistema e praticamente impossibile l'elusione fiscale e le frodi per triangolazione che oggi costano alle casse dei Paesi Membri fino a 50 miliardi di euro all'anno, circa 100 euro per ogni cittadino.

Se approvata dal Consiglio, la riforma abolirà la differenza che esiste attualmente fra gli acquisti all'interno di uno Stato membro e quelli fra diversi Stati membri (i cosiddetti acquisti transfrontalieri). L'IVA verrà pertanto prelevata anche nelle transazioni transfrontaliere, oggi esonerate dal pagamento dell'imposta, e verrà versata nel Paese di destinazione dell'acquirente finale, e secondo l'aliquota in vigore in quel paese.

Previsto uno "sportello unico" online per le imprese che fanno vendite transfrontaliere, e che potranno depositare le proprie dichiarazioni ed effettuare i pagamenti nella propria lingua e secondo le stesse regole e i modelli amministrativi del proprio paese, qualunque sia il paese membro dell'acquirente.

Ogni Stato membro si occuperà poi di versare direttamente l'IVA percepita al Paese dell'UE a cui compete, cosa che già avviene per gli acquisti online nel mercato digitale.

"Sarà un sistema di IVA senza frontiere in un mercato unico in cui le amministrazioni fiscali nazionali collaborano con piena fiducia reciproca" ha spiegato il commissario europeo agli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici, ricordando che il regime attuale dell'imposta sul valore aggiunto risale al 1993, e che all'epoca fu adottato come una riforma transitoria.

La Commissione intende portare in porto la proposta con l'approvazione del Consiglio UU entro al fine del suo mandato, nel 2019. L'obiettivo è quello di far entrare in vigore il "mercato unico dell'IVA" nel 2022.

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