(Teleborsa) - Le
vendite sul comparto bancario penalizzano
Piazza Affari, che
termina la seduta con il segno meno in un'Europa a due colori.
Ad appesantire il sentiment generale anche le
tensioni ancora presenti in Catalogna e la cautela in vista dell'
avvio della stagione delle trimestrali in USA. Stagione che, a giudicare dai bilanci di
Citigroup e
JP Morgan pubblicati prima dell'
opening bell, sembra essere partita col piede giusto.
Sul fronte macro, buone indicazioni sono giunte dalla
produzione industriale dell'Eurozona e dal
mercato del lavoro statunitense, mentre sempre negli States i
prezzi alla produzione sono saliti come da attese.
Sul valutario l'
Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,185 mentre tra le commodities l'
Oro è fermo su 1.293,2 dollari l'oncia, il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) allunga il passo nel pomeriggio raggiungendo quota 51,3 dollari per barile dopo
i dati sulle scorte di greggio in USA che hanno evidenziato il terzo calo settimanale consecutivo.
Lieve calo dello
spread, che scende a 167 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 2,11%. L'
asta odierna di BTP ha visto una buona domanda e un rialzo dei tassi.
Tra gli indici di Eurolandia Francoforte si ferma sulla parità,
Londra registra una plusvalenza dello 0,30% mentre
Parigi chiude seza significative variazioni sui prezzi.
Sul
listino milanese il
FTSE MIB lima lo 0,68%. Sotto la linea di parità il
FTSE Italia All-Share, che si ferma a 24.776 punti.
Nella Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,08 miliardi di euro, in calo di 614,3 milioni di euro, rispetto ai 2,7 miliardi della vigilia; i volumi si sono attestati a 0,64 miliardi di azioni, rispetto ai 0,89 miliardi precedenti.
Tra i 225 titoli scambiati, i titoli positivi sono stati 93, mentre 126 hanno terminato in calo. Sostanzialmente stabili le restanti 6 azioni.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Campari (+3,01%) grazie alle positive attese degli analisti per i conti del terzo trimestre che saranno pubblicati a inizio novembre. Bene anche
Recordati e
Buzzi Unicem.
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Azimut, oggi penalizzata da un downgrade, e sulle banche, ancora ostaggio dei timori legati alle
nuove regole sugli NPL. Giù
Banco BPM,
UBI Banca e
BPER. Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Salini Impregilo (+3,50%),
ERG (+2,78%),
Sias (+2,78%) e
Diasorin (+2,29%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su
Amplifon, che ha archiviato la seduta a -5,15%.