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Arriva la norma antiscorrerie, non si applica a Vivendi-Mediaset

Anche la revisione del golden power non è retroattiva

Economia, Finanza
Arriva la norma antiscorrerie, non si applica a Vivendi-Mediaset
(Teleborsa) - La revisione della norme sulla golden power e la norma antiscorrerie contenute nel Dl fiscale non sono retroattive e quindi non si applicano ai casi Vivendi-TIM e quello Vivendi-Mediaset. Lo ha precisato il Ministero dello Sviluppo Economico alla luce delle novità approvate venerdì dal Consiglio dei ministri.

Il decreto legge adottato dal CdM contiene un pacchetto di norme che ha la finalità di mettere in sicurezza asset strategici del sistema produttivo italiano, sia per quanto riguarda le grandi aziende in crisi (alcune delle quali interessate da trattative per la cessione) sia per fronteggiare eventuali acquisizioni predatorie.

Le nuove norme "antiscorrerie", varate dunque per evitare scalate ostili a società quotate italiane, prevedono un obbligo aggiuntivo di informazioni per quote azionarie del 10% del capitale.

Il Mise ha precisato, inoltre, che la norma non è retroattiva e quindi non si applica al caso Mediaset-Vivendi.

Non può, poi, essere esercitato il diritto di voto sulle azioni quotate o gli strumenti finanziari per i quali siano state omesse le comunicazioni. Parallelamente è stato adeguato il profilo sanzionatorio.

"I provvedimenti relativi alle grandi imprese in crisi, al rafforzamento della golden power e alla norma antiscorrerie, rispondono all’esigenza fondamentale e urgente, anche visto l’approssimarsi di una stagione elettorale, di varare regole e strumenti che mettano in sicurezza gli asset strategici del Paese" - ha commentato il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda - aggiungendo che "l’Italia è un paese aperto agli investimenti internazionali, ma pretende il rispetto delle regole da parte degli investitori e tutela l’interesse nazionale come fanno tutti le grandi economie mondiali”.
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