(Teleborsa) - L’
ENAC ha promosso, in collaborazione con l’
Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’esercitazione
VOLCITA 2017 con l’obiettivo di verificare l’efficacia delle procedure di comunicazione tra i vari Enti addetti al controllo della sicurezza e della regolarità delle
operazioni di volo in caso di contaminazione, anche di grandi estensioni, dello spazio aereo nazionale da
cenere vulcanica emessa durante un'eruzione esplosiva di un vulcano italiano.
L'esercitazione si è basata sulla
simulazione di un’eruzione esplosiva dei Campi Flegrei, caratterizzata dalla formazione di una colonna eruttiva alta fino a
14 chilometri, e dalla dispersione di una nuvola di ceneri verso buona parte dell'Italia sud-orientale, l'Albania, la Grecia, fino alla Turchia.
L’Osservatorio Vesuviano-INGV ha emesso, durante tutta la giornata, una serie di
messaggi di avviso di attività vulcanica, denominati
VONA (Volcano Observatory Notice for Aviation), indirizzati alla
Sala Crisi di ENAC, al Centro di Controllo Regionale del traffico aereo di Roma (
ENAV), al Centro Operativo per la Meteorologia (
COMET) dell’Aeronautica Militare di Pratica di Mare, e al Volcanic Ash Advisory Centre (
VAAC) di Tolosa in Francia, Centro di Competenza
ICAO per l’area europea e mediterranea, al fine di consentire a detti Centri, sulla base delle informazioni vulcanologiche diffuse dall’Osservatorio, la produzione dei messaggi aeronautici collegati a tale scenario.
L’
INGV, attraverso i suoi due Osservatori vulcanologici (Osservatorio Vesuviano di Napoli e Osservatorio Etneo di Catania), formalmente riconosciuti dall’Organizzazione Internazionale per l’Aviazione Civile (ICAO - International Civil Aviation Organization), opera un
costante monitoraggio dei fenomeni vulcanici che possono rappresentare un
potenziale rischio per l’aviazione e, negli anni passati, ha già partecipato a numerose esercitazioni nazionali e internazionali analoghe (VOLCEX, VOLCETNA, VOLCITA 2016), simulando eruzioni dei vulcani siciliani Etna e Stromboli.
Questa esercitazione è la prima che viene realizzata con uno scenario relativo a un vulcano partenopeo, e sarà seguita nei prossimi anni da esercitazioni analoghe con scenari relativi al Vesuvio e all'isola di Vulcano, interessando così tutti e cinque i vulcani italiani considerati dall’ICAO pericolosi per l’aviazione.