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Ambiente, al via la nuova spedizione italiana in Antartide

Finanziata dal MIUR e attuata dall’Enea e dal CNR, avrà una durata di 4 mesi e porterà avanti numerose ricerche scientifiche

Ambiente, Economia, Scienza e tecnologia
Ambiente, al via la nuova spedizione italiana in Antartide
(Teleborsa) - Individuare nuovi batteri antartici, fonte di innovative molecole che verranno testate in vitro e utilizzate come coadiuvanti per l’attivazione del sistema immunitario umano. Ma anche studiare le profondità della calotta antartica per determinare il sito ideale di perforazione nel tentativo di risalire alla composizione dell’atmosfera fino a 1 milione e mezzo di anni fa.

Sono solo alcune delle attività di ricerche che saranno effettuate nella base italiana "Mario Zucchelli" durante la nuova Campagna estiva del Programma nazionale di ricerche in Antartide.

La Campagna 2017-18, finanziata con 23 milioni di euro dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e attuata dall’Enea per gli aspetti logistici e dal Consiglio Nazionale della Ricerca (CNR) per la programmazione e il coordinamento scientifico, avrà una durata di 4 mesi e vedrà la partecipazione di ricercatori che svolgeranno attività di ricerca anche presso altre basi antartiche, nel clima di collaborazione internazionale che caratterizza la scienza in uno dei luoghi più remoti della Terra.

Dopo un volo di oltre 8 ore dalla Nuova Zelanda, i primi 17 partecipanti alla missione sono arrivati alla stazione antartica statunitense McMurdo; da qui hanno raggiunto la base italiana sul promontorio di Baia Terra Nova. Il capo spedizione Alberto Della Rovere, tecnici specializzati dell’Enea, personale delle Forze Armate addetto alla sala operativa, piloti di elicottero, un medico e un cuoco provvederanno al disgelo della base rimasta chiusa durante il lungo inverno australe quando le temperature, più miti sulla costa, scendono fino a -40°C.

Prima dell’arrivo degli altri componenti della spedizione, questa avanguardia si occuperà della preparazione di una pista di atterraggio più adeguata sul mare ghiacciato e del ripristino della connettività nella base, quest’anno particolarmente innevata.


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