(Teleborsa) - I prezzi dell'oro continuano a scendere sotto il peso del dollaro. Il lingotto con consegna immediata cede lo 0,46% e passa di mano a 1.275,78 dollari l'oncia.
L’
aumento dei tassi di rendimento dei titoli del Tesoro ha contribuito a rendere il biglietto verde più appetibile come investimento, con ripercussioni sulla domanda del metallo giallo, denominato in dollari.
A sostenere la valuta statunitense sono anche le aspettative sulla
riforma fiscale negli USA, voluta dal presidente Trump e, i consensi che continuerà a guadagnare rispetto a tale riforma, l'inquilino della Casa Bianca.
Poi c'è la questione della
nomina del presidente della Federal Reserve, da parte di Trump, che ha dichiarato di essere "molto, molto vicino" a una decisione sul nome e starebbe considerando almeno tre persone: il Governatore della Federal Reserve
Jerome Powel, l’economista della Stanford University
John Taylor e l'attuale presidente
Janet Yellen. Un candidato favorevole a una stretta monetaria potrebbe subire un effetto ribassista sull'oro, mentre un presidente "accomodante" potrebbe innescare un rally di copertura nel breve termine.