(Teleborsa) - Quattro opportunità di lavoro su 10
messe a disposizione dalle imprese italiane ad ottobre sono
destinate a giovani di meno di 29 anni. Su 338 mila entrate programmate, infatti, quasi 124 mila (il 37%) sono riservate agli under 30. Ma, di queste, quasi una su 3 (il 29%) è complicata, vista la scarsa presenza di profili professionali allineati alle esigenze del settore produttivo.
Sono alcuni degli elementi che emergono dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da
Unioncamere in collaborazione con Anpal, sulla base delle entrate previste dalle imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi tra ottobre e dicembre 2017.
Tra le
professioni che presentano le più elevate difficoltà di reperimento per i giovani spiccano gli specialisti in
scienze informatiche, fisiche e chimiche: 2.290 le entrate di under 30 previste per questo profilo nel mese di ottobre, il 64% delle quali accompagnate da difficoltà di reperimento. A seguire, gli
operai specializzati nelle industrie del legno e della carta (ricercati in 1.240, il 57% dei quali difficile da trovare) e gli operai specializzati e
conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature (1.710, 56%).
Alla
ricerca di giovani sono soprattutto le imprese legate al turismo e alla ricettività, quelle che operano nei servizi informatici e delle telecomunicazioni, l’industria chimica, farmaceutica, della plastica e della gomma ed i servizi finanziari ed assicurativi. In questi ambiti, oltre la metà delle entrate previste ad ottobre andrà preferibilmente agli under 30. Sondrio, Verbano-Cusio-Ossola e Lecco sono le province nelle quali le imprese mostrano la maggior disponibilità verso i giovani: in queste realtà, infatti, oltre il 40% delle entrate è destinato a quanti hanno meno di 30 anni.