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La FIGC approva la nuova governance per Lega Serie A e Lega B

Presidente Tavecchio: "Concluso un percorso durato diversi mesi, governance più snelle ed efficienti"

Economia
La FIGC approva la nuova governance per Lega Serie A e Lega B
(Teleborsa) - Approvati dalla FIGC i nuovi statuti della Lega di Serie A e Lega B, che introducono una governance "più snella ed efficiente", come sottolineato dal presidente della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), Carlo Tavecchio, che sta portando avanti un importante percorso di rinnovamento della federazione iniziato tre anni fa. Il cambiamento è sottolineato anche dal nuovo Logo approvato a inizio ottobre, nel segno della tradizione e della modernità allo stesso tempo, fortemente voluto dal presidente.

I nuovi statuti sono stati approvati dal Consiglio Federale, in vista dell'elezione dei vertici della Lega A entro fine novembre, come recentemente sollecitato dallo stesso Tavecchio, che ricopre anche la carica di commissario della Lega A, in occasione dell'approvazione dello statuto da parte dell'Assemblea dei Club a metà ottobre.

Dopo un’approfondita illustrazione della bozza di statuto della Lega di Serie A da parte del vicecommissario Paolo Nicoletti, il Consiglio federale lo ha approvato all’unanimità, dopo aver ritoccato alcune parti tecniche in contrasto con lo statuto federale, ma ora dovrà pronunciarsi anche l'organo di vigilanza del CONI, sul tema della compatibilità del doppio incarico tra il ruolo di consigliere federale e il consigliere di Lega.

"Siamo arrivati alla conclusione di un percorso durato diversi mesi, le governance sono più snelle ed efficienti", ha dichiarato il Presidente, aggiungendo "Adesso aspettiamo le elezioni".

Per quanto riguarda lo statuto della Lega B, illustrato dal Commissario straordinario Mauro Balata, i consiglieri lo hanno approvato all'unanimità, dopo aver preso atto dei rilievi tecnici messa in evidenza dagli uffici della FIGC. Portato da 7 a 9 il numero dei consiglieri. Ci sarà la figura del direttore generale, ma non quella dell'amministratore delegato. Escluso anche il ruolo di vicepresidente con potere di rappresentanza in Consiglio federale.
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