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Facebook da record ma le spese per contrastare abusi peseranno sugli utili

La regina dei social ha avvisato che gli utili futuri saranno negativamente impattati dal forte aumento degli investimenti contro le "fake news"

Economia, Finanza
Facebook da record ma le spese per contrastare abusi peseranno sugli utili
(Teleborsa) - Facebook si conferma regina incontrastata dei social network e macchina da soldi, anche se il Russiagate potrebbe mettere un freno alla corsa degli utili, almeno nei mesi a seguire.

Ieri sera a Wall Street chiusa la tech company statunitense ha alzato il velo sul bilancio del terzo trimestre, che si è chiuso con profitti per 4,7 miliardi di dollari, in aumento del 79% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, mentre l'utile per azione "adjusted" è passato da 0,90 a 1,59 dollari, superando ampiamente le stime degli analisti che erano per 1,28 dollari per azione.

I ricavi sono balzati del 47% a 10,33 miliardi di dollari dai 7 miliardi dell'anno prima (9,84 miliardi di dollari il consensus). Si tratta del primo trimestre in assoluto con vendite sopra i 10 miliardi.

A far da traino gli introiti da pubblicità, cresciuti del 49% a 10,14 miliardi. Quelli generati da dispositivi mobili hanno rappresentato l'88% circa del totale, in aumento dall'84% del periodo luglio-settembre del 2016.

In crescita anche la popolarità del social network: gli utenti attivi su base giornaliera a fine settembre erano in media 1,37 miliardi (+16% annuo). Gli utenti attivi mensilmente hanno raggiunto quota 2,07 miliardi (+16%) mentre gli utenti giornalieri della app Instragram sono stati oltre 500 milioni.

A far calare ombre su questa trimestrale "impeccabile" è il Russiagate: Facebook ha infatti messo in guardia sui costi per garantire la sicurezza della sua piattaforma, anche contro la propaganda russa, in un momento in cui sta già investendo molto su contenuti video.

E questo dopo l'imbarazzo provocato dall'avere ospitato inserzioni pubblicitarie associate alla Russia, che secondo l'intelligence statunitense avrebbe interferito nelle elezioni presidenziali americane del 2016.

Nel giorno in cui i rappresentanti dell'azienda di Menlo Park (California) si sono presentati al Congresso per testimoniare nell'ambito del Russiagate - l'inchiesta sul ruolo del Cremlino nella chiamata alle urne da cui il repubblicano Donald Trump è emerso vincitore - Facebook ha rivisto al rialzo il numero delle persone esposte a fake news in salsa russa: sono stati quasi 150 milioni.

Gli executive del colosso di Menlo Park non hanno fornito numeri specifici sulle spese per aumentare i controlli, limitandosi a dire che le spese in conto capitale dell'intero esercizio dovrebbero raddoppiare da 7 a 14 miliardi di dollari.

Zuckerberg, invece, ha detto che gli sforzi per aumentare la sicurezza avranno un "impatto significativo" sulla profittabilità societaria in futuro.

Dopo queste parole le azioni Facebook hanno perso terreno nel dopo-Borsa USA.
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