(Teleborsa) -
La scuola è un bene comune che appartiene al Paese e non può essere oggetto di riforme non condivise e calate dall'alto: rappresenta, invece, una
risorsa fondamentale di crescita umana e civile per le persone e la società, una priorità su cui far convergere gli interessi dell’intera comunità nazionale.
E' quanto hanno sottolineato i
segretari generali dei sindacati della scuola (FLC-CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola Rua, SNALS Confsal) che hanno fatto il punto sul
rinnovo del contratto scuola con riferimento alla
legge di Bilancio in fase di approvazione, durante l'evento di oggi, 9 Novembre, a Roma.
La scuola - hanno sottolineato - è aperta a tutti, anche alle nuove italiane e ai nuovi italiani e a chiunque approdi nel nostro Paese, ed è al servizio della persona e della società. In quanto tale, essa è
funzionale alla rimozione delle disuguaglianze, enormemente accresciute in questi anni anche per la sottrazione di risorse operata a danno del sistema di istruzione.
I sindacalisti hanno suggerito la necessità di "
politiche mirate" che valorizzino l’autonomia delle istituzioni scolastiche e le diverse professionalità che in esse operano, garantendo a
chi lavora nella scuola italiana un
trattamento in linea con il resto d’Europa in termini di considerazione sociale e riconoscimento retributivo.
Nel corso della conferenza stampa è stata presentata anche l'iniziativa nazionale unitaria "La Scuola è aperta a tutti e tutte. Cento appuntamenti per la Scuola" che prevede per il 18 novembre un appuntamento nazionale al Teatro Giotto di Vicchio (Firenze) da cui una delegazione nazionale partirà per Barbiana e cento iniziative in scuole simbolo del territorio italiano.