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Astaldi, via libera a rafforzamento patrimoniale da 400 milioni

Lo ha deciso il Cda che ha esaminato i conti dei primi nove mesi dell'anno

Finanza, Trasporti
Astaldi, via libera a rafforzamento patrimoniale da 400 milioni
(Teleborsa) - Via libera dal CdA di Astaldi ai conti dei primi nove mesi dell'anno e a una operazione di rafforzamento patrimoniale da 400 milioni di euro. L'operazione - informa una nota - si articola in un aumento di capitale da 200 milioni di euro e nell'emissione di ulteriori strumenti finanziari per circa 200 milioni per rafforzare la struttura finanziaria della società.

L'aumento di capitale volto al ripristino del patrimonio a seguito degli effetti della svalutazione sul Venezuela e l'emissione di ulteriori strumenti finanziari costituisce un supporto dell'implementazione del piano strategico concorrendo a consolidare il posizionamento competitivo del gruppo". L'aumento di capitale sara' offerto in opzione agli azionisti a un prezzo che sara' determinato in tempo utile prima dell'inizio dell'offerta pubblica. L'azionista di maggioranza ha manifestato il proprio interesse all'operazione. Per quanto riguarda gli altri strumenti finanziari per 200 milioni, le caratteristiche sono in corso di definizione con le banche di relazione del gruppo Astaldi.

Per quanto riguarda i conti. Astaldi archivia i primi nove mesi dell'anno con una perdita netta di 87,6 milioni a causa della svalutazione straordinaria delle attività in Venezuela. Senza la svalutazione che pesa per 234 milioni, il risultato netto sarebbe positivo per 68 milioni (+22% sullo stesso periodo dello scorso anno).

L'EBITDA è in crescita del 6% a a 302 milioni. In salita anche i ricavi a 2,18 miliardi di euro.

Alla luce della svalutazione effettuata - informa un comunicato - Astaldi modifica in parte le guidance sull'intero 2017.

Il gruppo prevede una chiusura di anno con una perdita, sebbene in riduzione rispetto al dato dei primi nove mesi, grazie al positivo andamento industriale, peraltro confermato a livello di EBITDA anche nei nove mesi.

Da un punto di vista industriale, nei prossimi mesi si continuerà a lavorare per il de-risking delle attività, con focalizzazione verso aree a profilo di rischio più contenuto rispetto al passato e verso contratti in EPC con previsione di anticipo contrattuale.

Grande impegno sarà dedicato al programma di rifinanziamento del debito. In parallelo, si lavorerà per lo smobilizzo delle partite slow-moving del capitale circolante, nonché per l’avanzamento del programma di disposal e di tutte le altre azioni di natura straordinaria previste per efficientare la gestione del capitale circolante gestionale.



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