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FlixBus denuncia: presentati in Senato nuovi emendamenti contra aziendam

Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia: "Nuovo attacco alla concorrenza e alla certezza del diritto. Parlamento e Governo confermino le posizioni già prese"

Economia, Trasporti
FlixBus denuncia: presentati in Senato nuovi emendamenti contra aziendam
(Teleborsa) - FlixBus di nuovo sotto attacco. A pochi mesi dalla conclusione delle travagliate vicissitudini che hanno visto FlixBus oggetto di ripetuti attacchi in Parlamento, la società che offre un servizio di bus low cost apprende di cinque nuovi emendamenti contra aziendam presentati alla Legge di Bilancio, finalizzati a tentare nuovamente di escludere la possibilità per l’azienda di continuare ad operare in Italia secondo il proprio modello organizzativo.

Gli emendamenti, di diversa provenienza ma tutti pressoché identici nella sostanza a quelli verso cui il Governo ha sempre espresso parere negativo, intervengono di nuovo nel merito del modello di business di FlixBus: già diversi emendamenti anticoncorrenziali avevano infatti minato la sopravvivenza dell’azienda in Italia, prima nel decreto Milleproroghe, e poi in Manovrina salvo poi essere corretti dal Parlamento che, nel dl Sud, ha ripristinato per l’azienda la piena facoltà di operare sul mercato italiano, ribadendone la piena legittimità.

"Riaprire la discussione sulla legittimità di FlixBus renderebbe questa vicenda surreale - ha dichiarato Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia - . Vorremmo finalmente concentrarci sui servizi ai passeggeri o sullo sviluppo delle aziende locali che insieme a FlixBus stanno creando centinaia di nuovi posti di lavoro. Eppure un nuovo attacco alla concorrenza ci costringe a dover rivendicare ancora la nostra piena legittimità: auspichiamo che il Parlamento non debba smentire se stesso a distanza di pochi mesi e chiediamo al Governo di farsi garante – una volta di più – della certezza del diritto, che in questa vicenda rischia di essere messa seriamente in discussione".

Questi nuovi emendamenti anti concorrenziali hanno peraltro un indirizzo opposto a quello del nuovo pacchetto mobilità promosso dalla Commissione europea, all'interno del quale le proposte sono orientate a favorire più concorrenza, più apertura del mercato e più servizi per i passeggeri.
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