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Manovra: Concorso dirigente scolastico, doppio emendamento per salvare ricorrenti 2011 e 2015

“L’avvio del corso intensivo – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - permetterebbe la copertura già dal prossimo anno scolastico delle attuali sedi vacanti"

Economia, Scuola
Manovra: Concorso dirigente scolastico, doppio emendamento per salvare ricorrenti 2011 e 2015
(Teleborsa) - Attraverso la Legge di Stabilità, la Commissione Bilancio di Palazzo Madama ha la possibilità concreta di avviare un nuovo corso riservato per i docenti ricorrenti 2011 e 2015 per diventare dirigente scolastico: un doppio emendamento al comma 1 dell’articolo 53 del disegno di legge n. 2960 – il 53.10 e il 53.11, rispettivamente presentati dai senatori Gian Marco Centinaio e Silvana Andreina Comaroli (Lega Nord), e il senatore Remigio Ceroni (Forza Italia) – metterebbe nelle condizioni tali insegnanti aspiranti presidi di chiudere la querelle giudiziaria in atto da anni facendoli partecipare ad una nuova sessione speciale del corso intensivo della durata di 80 ore totali.



Accogliere tali emendamenti, approvando per loro una sessione speciale di formazione, spiega il sindacato Anief che li ha promossi, servirebbe a scongiurare anche l’esito dell’attesa sentenza della Corte Costituzionale - a seguito dei rilievi di incostituzionalità della norma ‘sanatoria’ mossi dal Consiglio di Stato con ordinanza n. 3008/2017 - chiamata ad esprimersi sull'esclusione degli stessi docenti dalle prove scritte del concorso 2011 e sul ricorso avverso il DM 499/2015 per l'ammissione ai corsi intensivi di formazione per dirigenti scolastici.

“L’avvio del corso intensivo – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - permetterebbe la copertura già dal prossimo anno scolastico delle attuali sedi vacanti non compromettendo i posti da bandire a seguito dell’emanazione del regolamento di cui al decreto n. 138 del 7 agosto scorso, ma non solo: metterebbe anche tante scuole nelle condizioni di aver già dal prossimo 1° settembre finalmente un capo d’istituto, visto che nell'anno scolastico corrente il numero di sedi autonome prive del proprio dirigente ha raggiunto la quota record di 2mila”.
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