(Teleborsa) -
Cresce ancora il surplus commerciale dell'Italia verso i paesi terzi a ottobre rispetto all'anno scorso, nonostante la temporanea frenata dell'export. E' quanto rileva ultimo rapporto Istat.
A ottobre 2017, il surplus commerciale si è attestato a 4,5 miliardi di euro ed è in
significativo aumento rispetto a quello dello stesso mese del 2016 (+3.8 miliardi) ed anche
rispetto all'avanzo del mese di settembre. Il surplus nell'interscambio di prodotti non energetici (+7.025 milioni) è in forte crescita rispetto a ottobre 2016 (+6.107 milioni).
Ottobre è stato caratterizzato da una
temporanea battuta d'arresto dell'export (-1,3%), mentre le importazioni sono in aumento (+1,7%). La diminuzione congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue
segue due mesi di espansione e coinvolge quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie.
Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’
export verso i paesi extra Ue, risulta comunque ampiamente positiva
(+3,1%) e conferma la
forte crescita tendenziale delle esportazioni (
+11,2% che passa a +9,4% eliminando l’effetto prodotto dal diverso numero di giorni lavorativi).
La crescita è marcata per
l’energia (+45,5%) e per i
beni di consumo non durevoli (+13,3%); di intensità minore per i beni strumentali (+11,9%) e i beni di consumo durevoli (+7,4%).
Anche le importazioni sono in espansione su base annua (+8,4%, che si riduce a +5,6% eliminando l’effetto prodotto dal diverso numero di giorni lavorativi) coinvolgendo tutti i comparti.
A ottobre 2017, rispetto allo stesso mese del 2016,
l’export vola verso Turchia (+26,9%), paesi
America latina (+25,6%),
Stati Uniti (+17%),
Cina (+15,6%),
Russia (+14,3%),
Svizzera (+12,7%) e
Giappone (+12,6%) aumenta in misura superiore rispetto a quello medio delle esportazioni.
In flessione le vendite di beni verso i paesi OPEC (-11,6%).
Gli acquisti di beni da paesi OPEC (+35,2%) e Svizzera (+13,5%) registrano aumenti superiori a quello medio delle importazioni. Con riguardo ai paesi Asiatici (-18,2%) e Russia (-5,9%), si segnala invece un forte calo.