(Teleborsa) - La
chiusura di Wall Street per il Giorno del Ringraziamento mette le ganasce alle Borse asiatiche.
Fatta eccezione per
Tokyo, rientrata in contrattazione dopo un giorno di stop sempre per festività, e per
Shanghai, che ha registrato movimenti bruschi, gli altri principali listini hanno mostrato
performance miste e con volumi di scambio sottili.
In Giappone l'indice Nikkei ha terminato con un rialzo dello 0,12% a 22.550 punti mentre il più ampio Topix ha guadagnato lo 0,20% a 1.780 punti.
Da segnalare il
crollo di Mitsubishi Materials (-8,06%) dopo che il Gruppo ha ammesso di aver falsificato i dati e spedito prodotti che non rispondevano agli ordini dei clienti.
Sui livelli della vigilia
Shanghai e
Shenzhen dopo una sessione in altalena e all'indomani di un
massiccio sell-off dovuto principalmente allo spostamento degli investimenti sull'obbligazionario ma anche alla preoccupazione su possibili interventi del governo per mettere un freno sui guadagni di borsa.
Intanto oggi
la People's Bank of China ha iniettato 20 miliardi di yuan di liquidità, un valore nettamente inferiore ai 100 miliardi di giovedì, segno che la Banca Centrale cinese non è preoccupata per l'andamento nervoso dell'azionario.
Segno più per
Seul +0,28%, immobile
Taiwan.
Tra i listini che chiuderanno più tardi le rispettive sedute, in rialzo
Hong Kong +0,50% e
Singapore +0,50%. In lieve calo
Bangkok -0,28%,
Kuala Lumpur -0,38% e
Jakarta -0,29%.
Segno più per
Mumbay +0,37%, nessuna variazione per
Sydney.