(Teleborsa) - Avvio sottotono per le principali borse europee
condizionate negativamente dalla debolezza mostrata stamane dai mercati asiatici, che hanno ritracciato dai massimi decennali toccati nella seduta di venerdì.
L'
Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,193 dopo lo
scatto ai massimi da due mesi alimentato dall'
IFO record e dall'aprirsi di uno
spiraglio per un governo di larghe intese in Germania.
Ricca l'agenda di dati macro della settimana. Si comincia quest'oggi con gli indici di fiducia dei consumatori e delle imprese in Italia e le vendite di nuove case negli Stati Uniti. Da domani il focus sarà sul PIL in Francia e sull'inflazione in Germania.
L'
Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,31%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) in calo (-0,8%) si attesta su 58,48 dollari per barile.
Si riduce di poco lo
spread, che si porta a 143 punti base, con un lieve calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all'1,78%.
Nello scenario borsistico europeo pensosa
Francoforte, con un calo frazionale dello 0,24%. Resta vicino alla parità
Londra (-0,14%), tentenna
Parigi, con un modesto ribasso dello 0,34%.
Si muove in frazionale ribasso Piazza Affari, con il
FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,31%.
In discesa a Piazza Affari tutti i comparti. Tra i più negativi della lista di Milano, troviamo i comparti
Tecnologico (-0,86%),
Materie prime (-0,72%) e
Vendite al dettaglio (-0,72%).
Una
giornata da dimenticare per Piazza Affari, con quasi
tutte le Blue Chip che mostrano una performance negativa. Tiene
FCA +0,20% che
starebbe considerando la quotazione del 50% di Magneti Marelli nel 2018.
I più forti ribassi si verificano su
Ferrari, che continua la seduta con -1,10%.
STMicroelectronics scende dell'1,07%.
Calo deciso per
BPER, che segna un -1,01%.
Giornata fiacca per
Buzzi Unicem, che archivia la seduta con un calo dello 0,92%.
Al Top tra le azioni italiane a
media capitalizzazione,
Astaldi (+2,69%),
CIR (+2,08%),
Reply (+1,27%) e
Geox (+0,64%). I più forti ribassi, invece, si verificano su
RCS, che continua la seduta con -1,26%.