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Concorso dirigenti scolastici, la denuncia di Anief: il MIUR non vuole adeguarsi ai tempi

Il giovane sindacato della scuola denuncia: già 6 anni fa le Ordinanze del Consiglio di Stato confermavano l’ammissione dei precari alle prove

Economia, Scuola, Welfare
Concorso dirigenti scolastici, la denuncia di Anief: il MIUR non vuole adeguarsi ai tempi
(Teleborsa) - Il MIUR ha predisposto un concorso per 2.900 nuovi dirigenti scolastici adeguato agli Anni Novanta: il bando, pubblicato in Gazzetta Ufficiale estromette dalla selezione il personale precario e addirittura i docenti neo-immessi in ruolo oppure di ruolo da più tempo ma che per vari motivi non hanno ancora superato l'anno di prova.

Il sindacato della scuola Anief sottolinea che le direttive europee delle Aule di Giustizia hanno detto che queste esclusioni sono illegittime. Esattamente sei anni fa in occasione dell’ultima selezione nazionale per nuovi presidi, oltre 500 supplenti, con più di cinque anni di servizio svolto, furono infatti ammessi alla procedura concorsuale. Tale circostanza ebbe pure un notevole risalto sulla stampa nazionale che si soffermò sul via libera del Consiglio di Stato alla possibilità di diventare presidi nello status di precari.

"Quei docenti ricorrenti parteciparono alle prove selettive concorsuali e alcuni di loro anche brillantemente, tanto da superarle tutte, figurare tra gli idonei e diventare dirigenti scolastici con tutti i crismi. Lavoro che svolgono ormai da alcuni anni, ci risulta pure con merito", sottolinea Marcello Pacifico Presidente Anief. "Il Ministero dell'Istruzione, attraverso l’avvocatura di Stato, ha tentato di opporsi a questa soluzione, ma sempre il Consiglio di Stato, ha respinto l'assalto e permesso a quei neo dirigenti scolastici di essere capi d'istituto alla pari degli altri, conclude Pacifico.



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