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Stabile la Borsa di New York

Timori per uno shutdown negli Stati Uniti

Commento, Finanza
Stabile la Borsa di New York
(Teleborsa) - Prosegue debole la borsa di Wall Street in parte aiutata dal rimbalzo dei titoli tecnologici che bilanciano il calo sofferto dai finanziari. Non aiutano, poi, le tensioni geopolitiche innescate della decisione del presidente USA Donald Trump di riconoscere Gerusalemme quale capitale di Israele, e i timori per uno shutdown negli Stati Uniti.

Sul fronte macroeconomico, è stato diffuso il report sugli occupati Adp nel settore privato, che ha evidenziato un aumento superiore alle attese, nel mese di novembre. Tale statistica, che anticipa il rapporto sul lavoro in pubblicazione a fine settimana, sottolinea i progressi del mercato del lavoro messi a segno nel 2017.

Altro dato già pubblicato prima dell'Opening Bell è stato quello sulla produttività negli Stati Uniti, salita del 3% nel terzo trimestre, mantenendosi invariata rispetto alla prima stima, ma deludendo gli analisti, che stimavano un dato ritoccato a +3,3%. Disatteso anche il dato sul costo del lavoro, sceso a sorpresa.

Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones è sostanzialmente stabile e si posiziona su 24.171,14 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità lo S&P-500, che continua la giornata a 2.628 punti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,02%).

Apprezzabile rialzo nell'S&P 500 per il comparto Information Technology. In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti Energia (-1,22%), Telecomunicazioni (-1,04%) e Beni di consumo secondari (-0,65%).

In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Microsoft (+1,51%), Visa (+1,05%), 3M (+0,91%) e Boeing (+0,89%). Le peggiori performance, invece, si registrano su Merck & Co, che ottiene -2,37%. In rosso Home Depot, che evidenzia un deciso ribasso dell'1,25%, dopo il lancio di un buyback da 15 miliardi di dollari.

Tra i best performers del Nasdaq 100, Adobe Systems (+2,42%), Align Technology (+2,11%), Microsoft (+1,51%) e Lam Research (+1,37%). I più forti ribassi, invece, si verificano su Henry Schein, che continua la seduta con -5,20%.
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