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Farmacie, raddoppia la tariffa notturna

Il cosiddetto diritto di chiamata non costa più 3,87 euro, bensì 7,50 euro

Economia, Salute e benessere
Farmacie, raddoppia la tariffa notturna
(Teleborsa) - A quanti sarà capitato di cercare in piena notte una farmacia aperta per comprare un farmaco del quale non si può proprio a fare a meno. Da oggi in poi saranno in molti a pensarci due volte prima di uscire di casa. In base alla disposizione contenuta nel Decreto del Ministero della Salute pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 ottobre ed entrata in vigore il 9 novembre, è stata introdotta una sovrattassa per l'acquisto di farmaci negli orari notturni. Si chiamano “diritti addizionali”, in realtà si tratta di un vero e proprio salasso a danno dei cittadini che, per qualche emergenza, sono costretti a dover acquistare un farmaco di notte, denuncia Federconsumatori.

Il cosiddetto diritto di chiamata non costa più 3,87 euro, bensì 7,50 euro. Il sovrapprezzo presso le farmacie rurali che effettuano servizio notturno raggiunge addirittura i 10 euro, segnala l'associazione a difesa dei consumatori dichiarando che non si può lucrare sulla disperazione e sulle emergenze e che non si possono far ricadere sui cittadini i costi del servizio.

L’unico modo per evitare l’aumento relativo al servizio notturno è quello di presentarsi muniti di una ricetta della guardia medica per un farmaco urgente.

Soddisfatti invece i farmacisti, che parlano di un legittimo adeguamento al costo del lavoro e della vita atteso da 25 anni. "L'aumento a prima vista può sembrare consistente ma va considerato che l'ultimo aggiornamento risaliva al 1993. La remunerazione è restata ferma per 24 anni, è chiaro che se fosse stata aggiornata ogni due anni, come previsto dalla norma, l'aumento sarebbe stato lento e progressivo nel tempo, e non avrebbe perciò fatto tanto clamore", ha dichiarato Andrea Cicconetti vicepresidente di Federfarma Roma.
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