(Teleborsa) -
E' alta tensione fra Ryanair e le istituzioni italiane. Motivo del contendere è lo
sciopero del trasporto aereo del 15 dicembre prossimo promosso dai sindacati Alitalia e Anpac. Un altro episodio di attrito fra azienda e sindacati, che va ad aggiungersi alle difficili relazioni della compagnia in altri paesi dell'UE, come Germania e Irlanda.
La compagnia low cost irlandese avrebbe inviato una email a tutto il personale di bordo,
minacciando il taglio di aumenti e promozioni in caso di adesione alla protesta. Un'iniziativa "singolare" che fa molto discutere.
La mossa
ha fatto infuriare sia il governo che il Garante degli scioperi.
"E' indegno", ha commentato il ministro dello Sviluppo
Carlo Calenda, sottolineando "non si può stare su un mercato, prendere i vantaggi e non rispettare le regole".
"E' inaccettabile la minaccia ai lavoratori", ha aggiunto il ministro dei Trasporti
Graziano Delrio.
Dal canto suo,
il Garante per gli scioperi lancia un allarme incostituzionalità. "La dichiarazione dell'ad di Ryanair appare non conforme ai principi del nostro ordinamento, nel quale lo sciopero, se esercitato legittimamente, è considerato un diritto costituzionale", ha affermato
Giuseppe Santoro Passarelli, presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi, ricordando anche che in varie occasioni la compagnia irlandese aveva chiesto ed ottenuto la protezione dei propri voli prevista dalla legge 146/1990, in caso di grave pregiudizio nei confronti degli utenti.