Facebook Pixel
Milano 18-apr
33.881,5 0,00%
Nasdaq 18-apr
17.394,31 -0,57%
Dow Jones 18-apr
37.775,38 +0,06%
Londra 18-apr
7.877,05 0,00%
Francoforte 18-apr
17.837,4 0,00%

Etruria, Ghizzoni: Boschi mi chiese di valutare acquisizione ma no pressioni

L'ex Ad di Unicredit riferisce del colloquio avuto con il sottosegretario a fine 2014

Economia
Etruria, Ghizzoni: Boschi mi chiese di valutare acquisizione ma no pressioni
(Teleborsa) - Il 12 dicembre 2014, Federico Ghizzoni, ex amministratore delegato di Unicredit, incontrò l'allora ministro Maria Elena Boschi che gli chiese di "valutare l'acquisizione di Banca Etruria".

Ad affermarlo è lo stesso Ghizzoni durante la sua audizione alla commissione di inchiesta sulle banche, che riferisce di un "colloquio cordiale" durante il quale "non avvertii pressioni da parte del ministro".

Nell'incontro del 12 dicembre 2014, "il ministro Boschi mi manifestò la sua preoccupazione per le due banche toscane in crisi, Etruria e MPS. La sua preoccupazione non era sulle singole banche, ma sugli impatti che la loro crisi avrebbe potuto avere sull'offerta di credito nel territorio toscano" . Alla fine la Boschi "mi chiese se era pensabile un intervento di Unicredit su Etruria. Risposi che su richieste di questo genere non potevo dare una risposta né positiva e né negativa. Spiegai che le strutture della banca stavano esaminando il dossier e che avremmo dato una risposta, in totale indipendenza, direttamente a Banca Etruria. Non avvertii pressioni da parte del ministro Boschi".

Poi - continua Ghizzoni - Unicredit comunicò definitivamente il 29 gennaio 2015 ai vertici di Banca Etruria, che non era interessata ad acquisirla. "L'acquisto di Banca Etruria avrebbe comportato un effetto pari a 27 punti base, circa un miliardo di euro di capitale. Inoltre, dalla nostra analisi il portafoglio crediti di Banca Etruria non era di buona qualità".

Il top manager aggiunge che, in una email del 13 gennaio 2015, Marco Carrai sollecitò una risposta sulla questione: "Mi è stato chiesto su Etruria di sollecitarti per dare una risposta", racconta Ghizzoni la cui reazione fu di chiedersi "chi potesse aver chiesto" questo sollecito. "Decisi di non chiedere alcun chiarimento, per non aprire canali di comunicazione". In seguito Ghizzoni rispose: "ok, stiamo lavorando, quando avremo finito la nostra analisi contatteremo la banca e daremo la nostra risposta".
Condividi
```