(Teleborsa) -
Banca Carige ha chiuso l'aumento di capitale da 500 milioni con sottoscrizioni al 71%, riportando richieste per
35,4 miliardi di azioni ed un controvalore di
353,7 milioni di euro.
I
14,4 miliardi di azioni non sottoscritte, pari a circa il 29% del totale, hanno visto l'intervento del
consorzio di garanzia costituitosi in extremis sotto la regia di Equita Sim e la partecipazione di
Malacalza che aveva un
diritto di prelazione per una quota che consentisse alla stessa di raggiungere una
partecipazione fino al 28% del capitale sociale di Banca Carige.
Difatti, la banca genovese ha annunciato ieri sera che
Malacalza ha esercitato il suo diritto, sottoscrivendo
2,5 miliardi di nuove azioni Banca Carige, per un valore di 25 milioni di euro, mentre i restanti 12 miliardi di azioni, pari a
119,9 milioni di euro, saranno allocati a Equita Sim per conto dei sub garanti di prima allocazione.
In relazione al suo intervento, la
Malacalza Investimenti ha fatto sapere che continuerà "a sostenere la Banca nel suo ruolo di azionista al fine di valorizzare il proprio investimento e continuare a supportare il ruolo della Banca nel tessuto economico e sociale ligure". Con questo intervento nell'aumento di capitale, la holding della famiglia genovese
arriva a detenere una quota superiore al 20% del capitale della banca, "soglia per il superamento della quale aveva chiesto e ottenuto l'autorizzazione della BCE".-