(Teleborsa) - Si muove con debolezza l'euro nei confronti delle principali valute, messo sotto pressione dall'esito del
voto in Catalogna.
I partiti del fronte secessionista - Erc del vicepresidente Oriol Junqueras in carcere a Madrid, JxCat del President Carles Puigdemont in esilio a Bruxelles e la sinistra estrema Cup -
hanno conquistato la maggioranza, aggiudicandosi 70 seggi sui 135.
Da segnalare anche il successo di Ciudadanos, il movimento nato per contrastare le spinte secessioniste in Catalogna, che diventa il partito più votato.
Durissima la sconfitta per il premier spagnolo Rajoy: Ciudadanos si è aggiudicato 37 seggi, i Popolari 3 e i Socialisti 17.
Forte l'affluenza al voto: hanno partecipato l'82% dei 5,5 milioni di catalani con diritto di voto.
Nel pomeriggio, l'euro continua ad arretrare contro lo yen e scambia a 13,433. Il cable eur/usd vale 1,185.
In giornata sono intervenuti sia dal leader indipendentista Carles Puigdemont, sia il premier spagnolo Mariano Rajoy, con toni apparentemente distensivi che lasciano presagire l'apertura al dialogo piuttosto che allo scontro. "
Vorrei che la Spagna che non prendesse più decisioni al posto nostro. E' giunto il momento di fare politica vera,
la formula di Rajoy ha fallito e ha dimostrato che
i catalani sono coesi" - ha detto Puigdemont - aggiungendo: "
Sono disposto a incontrarlo, ma non in Spagna", per iniziare un nuovo percorso".
Dal canto suo,
Rajoy si è detto pronto ad avviare una "nuova tappa di dialogo" con il governo che sarà formato in Catalogna dopo le elezioni, sempre "nel rispetto della legge". Le elezioni "richiedono un nuovo inizio. Si è aperta una finestra di opportunità,
sono fiducioso".