(Teleborsa) -
Fonti militari libiche parlano apertamente di attentato, anche se sinora non c'è conferma ufficiale che si sia trattato di azione terroristica.
L'esplosione è avvenuta a una trentina di Km a nord di Marada, in un importante oleodotto che porta il greggio al
terminale di Sidra, in Cirenaica, regione orientale della Libia che affaccia sul Mediterraneo. L'impianto appartiene alla compagnia Waha Oil, una joint venture di cui fa parte la compagnia nazionale Noc (National Oil Corporation) con Hess, Marathon Oil e ConocoPhillips. Noc, controllando un certo numero di piccole filiali possiede la metà del petrolio del Paese. Prima dell'esplosione l'oleodotto pompava circa 260mila barili al giorno, poi il flusso sarebbe stato drasticamente ridotto a 60/70 mila barili.
La notizia è dell'esplosione
è immediatamente giunta negli Stati Uniti, dove il prezzo del greggio libico è all'istante salito dell'1,49% e i 59,34 dollari al barile, per poi superare il 2% raggiungendo i 66,00 USD al barile (per quanto riguarda il "Brent"), con tendenza alla crescita.Il terminale di
Sidra si trova sotto il controllo-politico militare del generale Khalifa Haftar. Non lontano si trova l'altro terminale strategico di
Ras Lanuf e insieme i due impianti costituiscono il complesso più importante dell'intero greggio libico.Secondo fonti militari dell'
esercito nazionale libico (Lna) l'attentato sarebbe stato condotto dalle Brigate di difesa di Bengasi.
Alcuni testimoni avrebbero visto due jeep sospette nella zona poco prima dell'esplosione che sarebbero state utilizzate da un commando di terroristi per piazzare gli ordigni.