(Teleborsa) - Il petrolio si conferma ai massimi di tre anni dopo il rally messo a segno la scorsa settimana.
A dare linfa all'oro nero ha contribuito anche il
calo settimanale dei pozzi attivi negli Stati Uniti. Sul finire della scorsa ottava
Baker Hughes ha fatto sapere che questi ultimi sono scesi di cinque unità a quota 742, ad indicare un possibile rallentamento della produzione USA.
Inoltre
il Venezuela ha comunicato che a dicembre l'output di oro nero è sceso ai minimi di 15 anni, complice la grave crisi economica che sta investendo il Paese.
In questo momento il
West Texas Intermediate (WTI) viaggia sui livelli della scorsa settimana a 61,48 dollari al barile così come il
Brent, che quota a 67,57 dollari.