(Teleborsa) - Dopo l'incontro deludente di ieri 17 gennaio, al
MIUR, con la delegazione
Anief che ha abbandonato il tavolo per la sterilità delle proposte dell'amministrazione,
continua l'azione incessante del giovane sindacato per trovare una soluzione immediata e condivisa, finalizzata a riaprire per l'ultima volta le Graduatorie ad Esaurimento (
GAE) e consentire a tutti gli abilitati di trovare quello spazio al momento chiuso dalla sentenza emessa dall'adunanza plenaria del
Consiglio di Stato dello scorso 20 dicembre.
Il presidente nazionale dell'
Anief Marcello Pacifico ha incontrato oggi 18 gennaio, il senatore
Andrea Marcucci, per illustrargli i dettagli della proposta di decreto urgente utile a riaprire le
Graduatorie ad Esaurimento: i
l testo presentato rappresenta la migliore soluzione condivisa per evitare che oltre 44mila maestri, con regolare abilitazione, si ritrovino non solo fuori dalle Graduatorie ad Esaurimento ma addirittura espulsi dalla scuola per via dell’applicazione della norma, introdotta con la Buona Scuola, che impedisce di conferire supplenze di lunga durata a tutto il personale precario che supera i 36 mesi di servizio anche non continuativo.
Contestualmente, il leader del giovane sindacato si è rivolto al
Capo dello Stato, affinché inviti il Governo a predisporre l'intervento legislativo immediato, proprio per evitare di assistere all'ingiusta espulsione giornaliera dei maestri e delle maestre dalle nostre scuole pubbliche.
Marcello Pacifico, Presidente
Anief ha dichiarato: "Riaprire le
GaE a questi docenti sarebbe un gesto di estrema sensibilità, perché decreterebbe la parola fine ad un contenzioso senza fine, mettendo la scuola nelle condizioni di funzionare al meglio. In caso contrario, si creerebbero seri problemi alla didattica di un altissimo numero di scuole dell’infanzia e primaria. Ma bisogna fare in fretta: per coloro che detengono un diploma magistrale, conseguito entro il 2002, occorre prevedere una graduale stabilizzazione. Il tutto va fatto prima dell'entrata in vigore del nuovo sistema di formazione e reclutamento previsto dalla Legge sulla Buona Scuola il quale, peraltro, sarà aperto anche al personale di ruolo mettendo in
concorrenza docenti con profili e curricula incompatibili.
Ma Pacifico rilancia e conferma "di volere avviare una vera e propria
guerriglia legale: prima di tutto perché le nostre istanze verranno prese in consegna da Bruxelles, dove si valuterà anche come denunciare lo Stato italiano rispetto all'Europa. A livello nazionale, confermiamo poi la volontà di bloccare molti scrutini del primo quadrimestre, previsti tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio. Inoltre, sciopereremo subito dopo l’insediamento del Parlamento. Infine, nel giorno di insediamento delle nuove Camere, è stato fissato un grande appuntamento in piazza, nella capitale, in modo da sensibilizzare il nuovo Esecutivo a trovare una soluzione immediata".