(Teleborsa) - "La possibilità di mettere in moto un circuito virtuoso volto alla
valorizzazione professionale del patrimonio immobiliare del Paese consentirebbe di liberare risorse, contribuendo in misura considerevole alla
crescita del PIL".
Lo ha sottolineato
Stefano Cervone, Consigliere delegato di
Nova Re Siiq, quotata del gruppo Sorgente, nel corso del suo intervento a
"RE Italy Winter Forum 2018" presso Borsa Italiana.
Secondo Cervone
la dimensione del patrimonio detenuto da soggetti giuridici rispetto alla quota di asset dell’immobiliare finanziarizzato (che fa capo, ad esempio, a fondi immobiliari e società quotate - ndr)
è fonte oggi di notevoli inefficienze allocative e gestionali e impedisce la creazione di ulteriore ricchezza a supporto del Paese. Infatti
l’Italia contribuisce solo al 6% del patrimonio immobiliare finanziarizzato europeo. In particolare
il patrimonio quotato italiano corrisponde al 16%, rispetto al 28% della media europea,
con un potenziale di crescita dell’80%, ma che senza una strategia di sistema – rileva Cervone - richiede molto tempo per essere raggiunto.
Secondo Cervone è quindi urgente e necessario lo
svincolo degli asset dai bilanci delle aziende, che consentirebbe di liberare risorse da destinare al loro core business, e il
trasferimento di questi patrimoni al Real Estate finanziarizzato, che contribuirebbe ad un’iniezione diretta sul PIL attraverso lo sviluppo delle attività tradizionalmente comprese nell’industria immobiliare.
Infine secondo il Consigliere delegato
la defiscalizzazione (exit tax sulle plusvalenze generate e totale esenzione dalle indirette)
dei trasferimenti immobiliari dal primo al secondo settore, per un periodo di 3-5 anni, potrebbe produrre a regime un buon effetto incrementale del PIL.