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Scuola, la strada che porta al rinnovo del contratto si fa in salita

Economia
Scuola, la strada che porta al rinnovo del contratto si fa in salita
(Teleborsa) - Si complica il percorso che porta al rinnovo del contratto: la proposta irricevibile dell'Aran sta, infatti, creando imbarazzo tra i sindacati rappresentativi. E anche all'Aran, visto che sta tardando a riconvocare i rappresentanti dei lavoratori, probabilmente in attesa di conferme da Via XX Settembre.

Sono molti i punti che potrebbero rappresentare un momento di attrito, scrive Orizzonte Scuola: dalle risorse che i sindacati chiedono di spostare nella contrattazione all’interno degli istituti, alle sanzioni disciplinari e i “campi di divieto” che l’amministrazione vuole incrementare; dalla stretta sui permessi, alla scarsità di risorse che non coprono per tutti i lavoratori nemmeno gli 85 euro lordi, già largamente inferiori a questo spetterebbe al personale senza contratto dal 2009. Senza dimenticare che la parte pubblica avrebbe anche intenzione di trasformare la formazione in “obbligatoria, non retribuita e fuori dall’orario di lavoro”, andando addirittura oltre a quanto previsto dalla Legge 107/2015.

"Non sottoscrivere il contratto – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Aniefsignificherebbe recuperare l'indennità di vacanza contrattuale che da sola è pari ad una volta e mezza superiore ai nuovi aumenti previsti dalla Legge di Stabilità 2018, non di certo integrabili -. Inoltre – prosegue il sindacalista - difficilmente un nuovo Governo, senza una forte maggioranza parlamentare e una decisa volontà politica, potrebbe chiedere alla Camere di ratificare un decreto legge per inasprire le vecchie norme contrattuali sull’orario di lavoro, sui permessi e sulle sanzioni disciplinari. Senza un nuovo accordo, infatti, rimangono disattese le regole del decreto legislativo 150 del 2009, il cosiddetto decreto Brunetta, su merito, performances e relazioni sindacali. Ecco perché secondo noi, in assenze di risorse e con queste premesse, è inutile firmare. Mentre è più conveniente, anzi diventa a questo punto necessario, inviare la diffida Anief per sbloccare finalmente quell’indennità di vacanza contrattuale utile per legge a fare da paracadute in tutti i periodi di mancato accordo", conclude Pacifico.
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