(Teleborsa) -
Le borse asiatiche chiudono una seduta a due velocità, condizionate dalle
indicazioni emerse dalla Fed, che ha lasciato aperta la porta a quattro possibili rialzi dei tassi quest'anno a causa dell'inflazione.
Questi segnali hanno fatto
crescere i rendimenti dei Treasury ed apprezzare il dollaro, avvantaggiando la borsa giapponese che ha costruito la sua performance sulla
debolezza dello yen.
A
Tokyo, dunque, l'indice
Nikkei chiude con un rialzo dell'1,68% a 23.486 punti, mentre il Topix ha guadagnato l'1,9% a 1.174 punti.
Seul si è fermata sulla parità (+0,08%).
Deboli invece le borse cinesi, nonostante il dato
positivo sul PMI manifatturiero, con
Shanghai che cede lo 0,95% e
Shenzhen addirittura il 3%. Meglio
Taiwan che sale dello 0,51%.
Tra le altre piazze asiatiche che chiuderanno più tardi le rispettive sedute,
Hong Kong viaggia in rosso (-0,37%) assieme a
Kuala Lumpur (-0,10%), mentre
Singapore sale dello 0,46%
, Jakarta dello 0,51% e
Bangkok dello 0,33%.
Mumbay è sottotono (-0,37%), mentre
Sydney chiude sostenuta (+0,85%).