(Teleborsa) - L'inflazione modera il passo a inizio 2018, come previsto dagli analisti.
Secondo le stime preliminari diffuse dall'ISTAT, a gennaio
l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, è aumenta dello 0,2% su base mensile e dello 0,8% su base annua. A dicembre aveva registrato un incremento rispettivamente dello 0,4% e dello 0,9%.
La variazione annuale è perfettamente in linea con il consensus mentre quella mensile risulta meno ampia del +0,3% atteso.
La lieve frenata dell’inflazione si deve per lo più al
rallentamento della crescita dei prezzi degli alimentari non lavorati,
dei beni energetici non regolamentati e dei
servizi relativi ai trasporti, mitigato dall’
accelerazione dei prezzi degli Alimentari lavorati e degli
energetici regolamentati spiega l'Istituto nazionale di statistica.
L’
inflazione acquisita per il 2018 è pari a +0,3%.
I
prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto - il cosiddetto
"carrello della spesa" - sono aumentati dello 0,7% in termini congiunturali e dell’1,3% in termini tendenziali. Anche in quest'ultimo caso si tratta di una decelerazione rispetto al +1,5% del mese precedente.
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell’1,6% su base mensile e aumenta dell’1,1% su base annua (da +1,0% di dicembre). La flessione congiunturale è in larga parte dovuta ai saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto.