(Teleborsa) -
Nel mese di dicembre, l'indice dei prezzi al consumo si è attestato al 2,3% rispetto al 2,4% di novembre.
A riferirlo è la stessa
Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, spiegando che tale flessione è stata determinata dai prezzi dell'energia che sono cersciuti a un ritmo piùà lento, nel mese di dicembre (+6,2%) rispetto a novembre (+7,8%). I prezzi dei beni alimentari - spiega l'OCSE - sono aumentati del 2,2% contro il 2% del mese precedente.
Depurata delle componenti di cibo ed energia, l'inflazione è salita leggermente all'1,9% da 1,8%.
Nel complesso della Zona Euro, l'inflazione si è attestata al +1,4% (da +1,5%). Nel dettaglio, in
Italia si conferma allo 0,9%, mentre in
Francia resta al +1,2%. Scende l'inflazione in
Germania (a +1,7% da +1,8%) così come in
Regno Unito (a +3% da +3,1%).
In frenata i prezzi anche negli
Stati Uniti (a +2,1% da +2,2%) e in
Canada (+1,9% da +2,1%) mentre quella del
Giappone accelera a +1% da +0,6%.