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Scuola e precari, con nuovo contratto nulla è cambiato a dispetto della Corte suprema

Economia
Scuola e precari, con nuovo contratto nulla è cambiato a dispetto della Corte suprema
(Teleborsa) - La pre-intesa sul nuovo contratto collettivo nazionale della scuola, sottoscritta qualche giorno fa all’Aran, non contiene alcun miglioramento sulla condizione vessatoria cui sono sottoposti i lavoratori precari in Italia. "I sindacati Confederali e l’amministrazione scolastica continuano ad eludere la giurisprudenza sui contratti a termine, negando la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo prevista anche dalla Cassazione, il riconoscimento per intero del servizio pre-ruolo nella ricostruzione di carriera e nelle graduatorie interne d’istituto".

Nel nuovo contratto di categoria - spiega il sindacato della scuola Anief - "si ignorano, in sostanza, tutte le sentenze e decisioni che nell’ultimo decennio hanno prodotto i tribunali nazionali ed europei. E si dimentica di adeguare le norme sul personale precario, docenti e Ata, nonostante il Governo italiano abbia dato ampia rassicurazioni al Consiglio d’Europa" in risposta al reclamo collettivo n. 146/17 presentato da Anief. La mancata risposta sul piano normativo, pertanto, "produrrà inevitabilmente nuove condanne delle istituzioni europee e dei tribunali del lavoro italiani".

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief "se ancora il CCNL 2006/09 poteva discriminare i precari perché coloro che l’avevano firmato, evidentemente, non ritenevano applicabile al precariato scolastico la direttiva UE n. 70/99 sui contratti a termine e il principio di non discriminazione sotteso, dopo le sentenze degli ultimi anni tutti si aspettavano un cambiamento di rotta: invece, le sentenze della Corte di giustizia europea, sono passate in sordina".

Nel frattempo, il Miur continua ad essere condannato a risarcire ogni dipendente con decine di migliaia di euro, anche per l’assegnazione degli scatti di anzianità ai precari ed Anief prosegue i ricorsi gratuiti per attribuire il conferimento dell’indennità di vacanza contrattuale nel periodo 2008-2018.
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