(Teleborsa) -
Partenza debole per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, che non sembrano seguire l'
intonazione positiva dell'azionario asiatico e di Wall Street.
Scarna l'agenda macroeconomica che prevede solo i
prezzi al consumo in Eurozona, mentre gli operatori continuano a riflettere sui
Verbali dell'ultima riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea dai quali è emersa una certa cautela nel mutare la
forward guidance nonostante i segnali di ripresa dell'inflazione e il miglioramento dei fondamentali economici.
Sul valutario l'
Euro / Dollaro USA lima lo 0,32% mentre risuonano le
preoccupazioni della BCE su una possibile guerra valutaria, soprattutto da parte degli Stati Uniti.
Tra le commodities l'
oro lima lo 0,29% mentre il petrolio (Light Sweet Crude Oil) è fermo a 62,73 dollari per barile dopo il
rally della vigilia sull'inatteso calo delle scorte in USA.
Avanza di poco lo
spread, che si porta a 139 punti base, evidenziando un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 2,08%. In questi giorni l'Italia è osservata speciale per via delle
elezioni del prossimo 4 marzo. Elezioni che, secondo il numero uno della Commissione europea,
Jean Claude Juncker, potrebbero portare ad un Governo non operativo (parole poi ritrattate).
Tra i listini europei Francoforte viaggia poco sopra la parità mentre
Londra lima lo 0,16%. Poco mossa
Parigi.
Sostanzialmente stabile anche Piazza Affari, che continua la sessione sui livelli della vigilia, con il
FTSE MIB che si ferma a 22.423 punti; sulla stessa linea, incolore il
FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 24.662 punti, sui livelli della vigilia. Sulla parità il
FTSE Italia Mid Cap (-0,08%), come il FTSE Italia Star (0,0%).
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, denaro su
Saipem, che registra un rialzo dell'1,63% grazie anche alla nuova fiammata del greggio.
Ancora acquisti su
Tenaris, che continua a beneficiare del bilancio migliore delle attese e di una serie di promozioni.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su
Fineco, che arretra dell'1,23% in un comparto bancario che potrebbe subire i timori per un eventuale esito incerto delle elezioni.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano,
Saras (+2%),
Rai Way (+1,41%),
Ansaldo (+0,80%) e
Brunello Cucinelli (+0,79%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su
IGD, che cede l'1,39% nonostante
la vigilia abbia riportato una crescita degli utili.