(Teleborsa) -
Giornata no per i mercati asiatici, soprattutto per la borsa giapponese, che accusa anche il pessimo dato sulla
produzione industriale, scesa a gennaio più delle attese del 6,6%.
Più in generale le borse dell'area Asia-Pacifico scontano la
performance negativa di Wall Street, dopo le sollecitazioni del membro della Fed,
Jerome Powell,
che ha confermato la prospettiva di progressivi aumenti dei tassi USA.
A
Tokyo l'indice
Nikkei ha così ceduto l'1,44% a 22.068 punti, mentre il Topix perde l'1,52% a 1.113 punti. Male
Seul che chiude gli scambi con un calo dell'1,17%.
Incerte le borse cinesi con
Shanghai che arretra dell'1%, mentre
Shenzhen si ferma sulla parità (+0,13%) e
Taiwan cede lo 0,20%.
Si muovono prevalentemente in rosso le altre borse asiatiche, che chiuderanno più tardi le contrattazioni:
Hong Kong registra un decremento dell'1,56%,
Singapore dello 0,36% e
Kuala Lumpur dello 0,54%, mentre
Jakarta si ferma sulla parità (+0,01%) e
Bangkok sale di un modesto 0,34%. Deboli le borse di
Mumbay (-0,46%) e
Sydney (-0,68%).