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La domotica migliora la vita? Il mercato dice di sì, la privacy forse

Economia, Scienza e tecnologia
La domotica migliora la vita? Il mercato dice di sì, la privacy forse
(Teleborsa) - Il mercato della domotica è in forte crescita ed è in aumento l’offerta di dispositivi dedicati. Quali sono i vantaggi che offre? E’ un mercato premiante? Quali sono i rischi per gli utenti?



La tecnologia domestica della "casa intelligente" è il presente ed il futuro de "l’internet delle cose" (Internet of Things – IoT) dispositivi connessi al web con innumerevoli funzioni; "hey Google, accendi la tv quando inizia il programma preferito". Oppure: "Alexa, Buonanotte" per fare spegnere tutte le luci, regolare il termostato ed armare il sistema di sicurezza (dato che in domotica si può personalizzare quasi tutto).

Comfort, semplicità e senso di sicurezza - un figlio torna a casa da scuola da solo? La casa invia un'email quando entra - sono solo alcune delle qualità della domotica, che vengono sospinte dal mercato e dai Big dell’Hi-Tech.

Amazon, Google ed Apple sono i veri e propri giganti del settore con Amazon Echo, Google Home e Apple HomePod. In un mercato che non ha ancora un leader assoluto, in Europa soprattutto, altri colossi come Samsung con la piattaforma domotica Smart Home, Microsoft, IBM e i tedeschi Bosch e Siemens appena uniti per creare Home Connect, cercano di trovare il loro spazio; i numeri sono dalla loro parte.

Secondo una ricerca della americana NPD Group, nel 2017 il 15% delle famiglie americane ha un dispositivo di automazione domestica, in aumento dal 10% del 2016; entro il 2019, secondo un altro report di Business Insider Intelligence, il mercato arriverà a circa 500 miliardi di dollari con margini di crescita superiori a qualsiasi altro settore dell'high tech.

Soldi e comfort, senza rischi? I dispositivi per le case intelligenti nascondono delle insidie. Gli analisti informatici affermano che un'abitazione controllata e gestita da remoto può essere un facile obiettivo per gli hacker. Una questione che va ben oltre il mondo digitale se i dispositivi delle smart home non sono protetti ad hoc: possono fornire infatti un facile accesso ai propri dati personali, far sì che gli inquilini vengano spiati o, non ultimo, ritrovarsi la propria casa svaligiata.

Se non completamente sicure anche le tecnologie più innocenti come dei riscaldamenti – programmati per un periodo di ferie ad esempio - o dei gadget per la casa possono diventare delle armi a doppio taglio.

WikiLeaks ha recentemente pubblicato dei documenti che denunciano vari strumenti di hacking utilizzati dalla CIA, tra cui le tecniche che trasformano i dispositivi in spia - come le smart TV Samsung utilizzate per registrare le conversazioni.

Una prospettiva non tranquillizzante che necessita un ampliamento degli standard di sicurezza – password e aggiornamenti - di tutti i dispositivi per assicurare la protezione dei dati di tutti gli utenti.

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